La fine del decennio: e tu, hai tutti i pezzi cult del periodo 2010-2019?

L’alba dei social media, l’ascesa dello street style e delle influencer, la nascita dei pezzi cult. Il 2010 ha indubbiamente dato vita a una nuova era fashion. Nell’ultimo decennio non solo possedere i must-have, ma anche indossarli e  condividerli ha assunto un significato che prima non c’era. Il rapido ritmo dei consumi, il desiderio di vestire sempre all’ultima moda, ci hanno portato ad avere bisogno di più cose che mai.

Se non esiste una scarpa, una borsa o un capo di abbigliamento in grado di riassumere le tantissime tendenze che si sono abbattute su di noi dal 2010 al 2019, ogni anno degli ultimi 10 ha visto il sorgere di pezzi cult. Chi non ricorda il boom delle felpe Kenzo con la tigre? Correva l’anno 2012. Se nel 2015 non indossavi i mocassini di Gucci con il pelo, non eri nessuno. E nel 2018 avremmo fatto follie per il Teddy bear di Max Mara – beh, ancora oggi. Per quanto il mondo della moda sia cambiato dal 2010, i must-have restano. Indelebili. Ecco tutti quelli che abbiamo desiderato, comprato, sfoggiato. Per non dimenticare…

La borsa Falabella è stata lanciata nel 2010, e da allora è diventata l’icona di Stella McCartney. Una delle prime It Bag esplosa sulla scena online, la primissima realizzata in un materiale etico ed ecologico. La sua catena, oltre che il tessuto shaggy deer brevettato dalla stilista, sono tra i dettagli più imitati degli ultimi 10 anni.

Tra i pezzi cult del decennio, il primato per la shopping bag più desiderata va alla Hamilton di Michael Kors. Nel pieno del boom delle borse maxi, dove infilavamo davvero di tutto, questa large tote in eco pelle saffiano è diventata popolarissima, anche grazie al prezzo democratico. E ha spianato la strada al re degli accessori accessibili…

Apparsa per la prima volta in passerella nel 2012 a New York, la felpa Kenzo Tiger è diventata presto un pezzo cult di quello che all’epoca si stava imponendo come lo streetwear. Indossata da tutte le It Girl, la felpa si ispira agli archivi anni Settanta del brand e presenta la testa dell’animale e il logo in primo piano.

Una giovane etichetta è riuscita a fare l’impossibile nel 2013: creare una borsa a secchiello pratica, minimal e cool, che in breve tempo si è imposta come un pezzo cult. Mansur Gavriel, insomma,ha spianato la strada agli Instagram brands del futuro…

Correva l’anno 2014 quando Adidas decise di riportare in auge un modello di sneakers cult degli anni ’70, le Stan Smith. Da quando sono state indossate per la prima volta dall’icona del tennis da cui prendono il nome, hanno vissuto una continua escalation entrando direttamente nell’olimpo dei best-seller del brand, con oltre 40 milioni di paia vendute fino a oggi.

A circa 60 anni dalla nascita, Alessandro Michele, appena arrivato nelle fila di Gucci, ripropone il classico mocassino Princetown nella collezione Fall 2015- aggiungendogli della morbida pelliccia e rileggendolo in chiave slipper. Un successo senza precedenti.

Nel 2016 abbiamo assistito all’evolversi della moda oversize: da elemento trasandato del look a status quo. Il cappellino modello beanie di Alexander Wang, enorme, con risvolto maxi, coloratissimo e caratterizzato da lettering come “strict” e “punk“, amatissimo dagli street stylers, è andato rapidamente esaurito.

C’era una volta una scarpa da ginnastica ugly che si trasformò ben presto da brutto anatroccolo a fashion must-have. Stiamo parlando della mitica Triple S, lanciata da Demna Gvasalia di Balenciaga per la prima volta a gennaio 2017. Uno dei pezzi cult più provocatori di sempre, che ha spianato la strada al ritorno delle chunky sneakers.

Grazie alle sue linee oversize, ai volumi cocoon e alla morbidissima lana di alpaca effetto pelliccia è riuscito a scalare tutte le classifiche dei fashion must, dal suo grande ritorno nel 2018. Stiamo parlando del mitico capotto “orsacchiotto” di Max Mara, amatissimo da star e influencer. Uno dei pezzi cult del decennio che continuiamo a indossare.

Lo scettro per il fashion must-have più virale degli ultimi mesi va indubbiamente alla micro bag Le Ciquito di Jacquemus. Un accessorio dove al massimo potete riporre il rossetto, ma che regala sorrisi e scatti Instagram impareggiabili. L’apoteosi del minimalismo dei nostri tempi.