La maglieria: quando un filo incontra l’ingegno dell’uomo

Da un semplice filo di lana si può ottenere un’incommensurabile vastità di capi da maglieria. Questo accade quando un buon filo resistente incontra la paziente e ingegnosa abilità dell’uomo nell’intrecciare e creare capi in maglia confortevoli, spesso preziosi e raffinatissimi. Benvenuti nell’intrecciata sezione Stylight Maglieria, dove potrete ammirare tante tipologie di avvolgenti capi di maglieria il cui comune denominatore è solo un semplice e lunghissimo filo.

Tiriamo le fila della storia della maglieria

Sapevate che la complicata arte di tessere e lavorare a maglia era esclusiva prerogativa degli uomini? Nel medioevo, infatti, c’erano vere e proprie corporazioni dei magliai, formate solo da uomini. La selezione per farne parte era durissima: un giovane che volesse aderire alla corporazione doveva fare l’apprendistato, presso un maestro magliaio, per almeno tre anni, poi trascorrere altri tre anni in viaggi per imparare tecniche e punti diversi. E tenete a mente il 1589: è questa la data della prima macchina per maglieria a livello proto-industriale, progettata e fabbricata nel dal reverendo inglese William Lee. La rivoluzione industriale del 18° secolo permetterà poi di produrre quantità e varietà di capi di maglieria prima impensabili.

Maglieria e alta moda: e fu subito amore!

Parlando di maglieria nel mondo della moda, uno tra i nomi in assoluto da ricordare è quello di Coco Chanel. È la regina di stile Coco che ha introdotto nell elitario mondo della haute couture gli abiti realizzati in maglia. Lei ha rivoluzionato l’abbigliamento delle donne proponendo nei tempi della Grande Guerra dei capi di maglieria moderni, essenziali e comodi per far sentire le donne libere e agevoli di muoversi. Come fece? Proprio grazie ad un intreccio di fili: il jersey, materiale pesante e resistente, usato in Inghilterra per l’abbigliamento dei pescatori. Riuscì ad ottenere, nel 1916, l’esclusiva per il jersey dall’industriale di tessuti Jean Rodier. “Con il jersey ho liberato il corpo, abbandonato il punto vita”, amava raccontare Coco Chanel in merito alla sua rivoluzione nell’abbigliamento. La maglieria, con lei, non era più relegata a capi sportivi o per svolgere attività rudimentali, ma includeva finalmente abbigliamento elegante, moderno e confortevole per i signori di città. In questa storia di rivoluzionarie incursioni della maglieria nell’alta moda, ricordatevi che la prima marca italiana ad aver introdotto la produzione di capi di maglieria sia per i clienti italiani che per export è stata Luisa Spagnoli, creata nel 1928 dall’omonima stilista. Il suo stile consisteva in capi essenziali, pratici ma molto femminili realizzati principalmente in angora.

Alcuni dei più caldi e avvolgenti tessuti per maglieria

I più diffusi cardigan, giacche, e in generale i capi di maglieria sono fatti di alcune fibre naturali, che li rendono confortevoli al tatto della pelle. C’è per esempio la lana Lambswoll: molto tradizionale e basilare, è particolarmente adatta per un maglioncino da indossare sotto una giacca sportiva. C’è poi il filato di lana medio-pesante, alleato ideale per i momenti rispettivamente freschi o freddi in ogni momento dell'anno. Attenzione a scegliere il filato più fine per gli interni, mentre i filati più spessi e grossolani sono ottimi per stare all'esterno. Il presioso e raffinato cashmere rende il vostro capo di maglieria impalpabile e fresco pur non proteggendovi dalla morsa del freddo. Di aran può essere fatto il vostro capo di maglieria del tempo libero d’inverno, per riscaldare le giornate buie e piovose. Seguite il fil rouge dello stile nella sezione Stylight Maglieria: scegliete i cardigan e i capi di maglieria che sono più in grado di avvolgervi!
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